Lo Chiamavano Tyson di Mauro Valentini (Armando Editore pag. 240). Se pensate di trovare nelle pagine di questo libro intrigante “soltanto” un giallo, con un morto e un’indagine, preparatevi, perché non è proprio così! In questo affresco della realtà delle borgate romane, di ieri (soprattutto i nostri anni 80) e di oggi e d’altro canto anche dei quartieri “bene” della città, troverete amore, morte, dolore, amicizia e tanta voglia di essere e di autodeterminarsi. E la troverete nei personaggi che sono poi il fulcro del romanzo di Mauro Valentini, noto giornalista e scrittore noir, insieme alla musica rock progressive che sottolinea le loro azioni e i loro sentimenti in ogni momento “cruciale”. Sulle note di una colonna sonora che spazia dai Beatles ai Pearl Jam e compagnia cantante, Svetta su tutti Tyson il protagonista che – dispetto del nome che gli hanno affibbiato a causa della stazza e del caratteraccio, oltre che della provenienza borgatara – in fondo è un uomo colto e profondo alla disperata ricerca di un riscatto che – forse – non riuscirà mai a raggiungere. Tyson ci ha conquistato e insieme a lui Pennello che ne è in un certo senso il contraltare e persino uno chef di livello. Sono molti i comprimari sia della parte della barricata “borgatara”, con un trascorso di amicizia e rocamboleschi episodi al limite della legalità passati che li legano, sia dalla parte dei “ricchi” e dei “giusti”. Poi, sì, ci sono i morti, c’è il sangue e c’è l’azione. Ma tutto è sottolineato sempre dagli sguardi e dai movimenti, nonché dalle sensazioni dei protagonisti. Infine non manca la precisa descrizione di luoghi e tempi, reali e no, come ad esempio la Villa Azzurra e la gabbia. Quest’ultima è la gabbia reale in cui i “ricchi” imprigionano i ladri, ma è anche il carcere che arriverà per alcuni di loro, e infine la gabbia interiore, l’impossibilità di liberare il proprio essere e i propri sentimenti. Lo leggerete tutto d’un fiato come abbiamo fatto noi, perché è davvero bello e perché è scritto molto bene ovviamente. Ma non è un giallo classico. Sappiatelo.
La trama: Fausto Colasanti è un cinquantenne che sopravvive facendo piccoli lavori saltuari. Tutti lo chiamano Tyson oltre che per l’aspetto, per la sua atavica incapacità a controllare la rabbia. Un compagno d’infanzia, oggi famoso chef, lo segnala per un lavoro al Commendatore Peroni, manager nel campo dell’edilizia. Egli dovrà però trovare un aiutante e per non perdere quella che sembra un’ottima e ultima occasione lavorativa, Tyson proporrà il suo amico Alcide Pennello. Tyson e Alcide saranno i custodi della villa del costruttore per 24 ore al giorno, completamente immersa nel verde del quartiere romano dell’Eur. L’edificio è dotato di un originale sistema antintrusione: una gabbia blindata che imprigiona i ladri permettendo ai custodi di avvertire la Polizia. Ma la durezza di Tyson e l’avventatezza di Pennello, insieme a un crescendo di azioni grottesche e imprevedibili da parte dei tanti altri protagonisti che ruotano attorno alla villa, scateneranno una serie di eventi sorprendenti e carichi di azioni avvincenti.