Tragedia dell’Eureco, i parenti ricordano il decennale

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PADERNO DUGNANO (MILANO) 04/11/2010 - ESPLOSIONE IN UN AZIENDA CHIMICA EURECO CON FERITI - CHIUSO UN TRATTO DELLA MILANO MEDA - FOTO MARMORINO/NEWPRESS - PADERNO DUGNANO 2010-11-04 PADERNO DUGNANO (MILANO) 04/11/2010 - ESPLOSIONE IN UN AZIENDA CHIMICA EURECO CON FERITI - CHIUSO UN TRATTO DELLA MILANO MEDA - FOTO MARMORINO/NEWPRESS ESPLOSIONE IN UN AZIENDA CHIMICA - fotografo: Marmorino/newpress / NEWPRESS

Decimo aniversario della tragedia dell’Eureco di Paderno Dugnano, i parenti delle quattro vittime non dimenticano. Il 4 Novembre 2010 ore 15,30 nella fabbrica di stoccaggio rifiuti pericolosi Eureco di Paderno Dugnano, scoppia un terribile incendio, quattro lavoratori perdono la vita (Harun Zeqiri , Leonard Shehu, Salvatore Catalano, e Sergio Scapolan )  e altri quattro rimangono feriti. Incendio causato dalla totale inosservanza di misure di sicurezza, infatti nel successivo processosi dimostrò che l’azienda miscelava in modo fraudolento rifiuti pericolosi. «E’ il decennale diquel tragico giorno, e noi non dimentichiamo. Anche se purtroppo stante il dilagare della pandemia del Covid 19 siamo impossibilitati ad organizzare,come altri anni,le iniziative di ricordo sia nel “Parco della Pace”di Palazzolo Milanese, sia con assemblee pubbliche sul tema dei morti sul lavoro», dicono i parenti. «Il nostro impegno continua in difesa del diritto alla sicurezza nei luoghi di lavoro, un diritto sempre più messo in pericolo da politiche scellerate liberiste, che tolgono diritti ai lavoratori. Ultimamente rileviamo che sempre più spesso nei tribunali vengono assolti dirigenti e imprenditori responsabili delle morti sul lavoro, e di lavoro, di migliaia di lavoratori nonostante le prove schiaccianti. Il nostro comitato insieme ad associazioni, cittadini e alcune forze politiche, ha messo in campo negli anni passati diverse iniziative contro l’apertura di un nuovo sito con la medesima attività nell’area ex Eureco, una scelta che oltre ad essere irrispettosa nei confronti delle Vittime è irresponsabile, vista l’ubicazione dell’area prospicente al canale Villoresi e alla superstrada Milano Meda. Il nostro impegno continuerà anche nel monitorarelo sviluppo dellavicenda di questanuova società di smaltimento rifiuti e per quanto possibile continueremo a seguite la situazione degli ex lavoratori».

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