È sempre difficile trasferire a teatro un film amato e notissimo che intere generazioni conoscono. E lo è ancora di più se quel film nel 1991 era interpretato da un grandissimo Steve Martin. Eppure la versione che in questi giorni fino al 12 febbraio è in scena al Manzoni di Milano con la regia di Gianluca Guidi e il protagonista Gianfranco Iannuzzo convince ancora di più.
In teatro i sentimenti del padre dentista forzatamente “moderno”, ma in realtà geloso e possessivo come solo un papà siciliano sa essere, sono resi all’ennesima potenza dalla grande interpretazione di Iannuzzo. Un Iannuzzo esplosivo, divertente e nello stesso tempo dolcissimo è quello che si confronta con una spettacolare Barbara De Rossi, l’amata moglie Michelle, e Martina Di Fonte giovanissima e brava figlia Alice. A rendere ancora più divertente il quadretto, ancor più che nel film dove la figura di Steve Martin soverchiava tutti gli altri attori, è l’interpretazione dello sposo, il giovane Lucandrea Martinelli e dei suoi genitori, anche loro della scuola di Francesco Bellomo direttore del teatro di Agrigento: Roberto Iannone e Marcella Lattuca sono esilaranti e convincenti così come il siciliano GAETANO ARONICA che nei panni dell’estroso wedding planner Boris calza davvero a pennello. Ne viene fuori una piece divertente e nello stesso tempo piena di buoni sentimenti, ma senza smancerie, che di certo non fa rimpiangere il film. Da non perdere fino al 12 febbraio www.teatromanzoni.it