AGRATE BRIANZA – Nella “lettera” a Babbo Natale, i lavoratori della Micron chiederanno senz’altro un futuro sereno, senza l’incubo di tagli. Per il momento, però, devono accontentarsi di regali più “pratici” come il panettone distribuito dai vertici dell’azienda a tutti i dipendenti. Un gesto che non è stato gradito da tutti…
In un comunicato stampa, il Segretario generale aggiunto Fim Cisl Monza Brianza Lecco, Gianluigi Redaelli, attacca: “Mai come quest’anno questo “regalo” ci è sembrato fuori luogo vista la situazione che stiamo vivendo. La ricchezza del sito di Agrate e le garanzie occupazionali sono messe in discussione dalle scelte di ristrutturazione che Micron ha deciso di intraprendere l’8 agosto scorso a livello mondiale e che avranno ripercussioni anche sul sito Agratese per centinaia di possibili esuberi.. L’azienda in tutti questi mesi si è mostrata arrogante, indisponibile al dialogo, sprezzante nei confronti dei lavoratori considerandoli dei semplici burattini e ora pensa di accattivarsi la loro gratitudine con un panettone: questo gesto, oltre che fuori luogo, ci sembra ipocrita.”
“Non abbiamo bisogno di panettoni e non c’è zucchero che possa indorare questa pillola. Per questo motivo la RSU ha organizzato un banchetto davanti alla portineria per raccogliere il regalo che ogni dipendente riceverà e che sarà devoluto ad associazioni del territorio che si occupano di situazioni di disagio (Caritas Concorezzo, Banco alimentare, cooperativa sociale La Piramide Onlus) Le lavoratrici e i lavoratori di Micron – conclude la nota – non hanno bisogno di panettoni, ma di garanzie occupazionali e di un concreto futuro lavorativo”