Dario Allevi si ricandida a sindaco: devo completare il restyling di Monza

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«Ho deciso di ricandidarmi a sindaco di Monza, ormai è ufficiale e correrò con Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia oltre alla mia lista civica». Una notizia confermata dallo stesso Allevi lunedì 17 gennaio che non è una sorpresa. A maggio dunque si vota nella città di Teodolinda e Allevi, monzese di adozione da sempre e politico cittadino di lungo corso (ex presidente della neonata Provincia di Monza dal 2010 al 2014), ha spiegato quale è il suo programma per la campagna elettorale. «In questi cinque anni abbiamo cambiato di gran lunga il volto della città a cominciare dalle piccole cose dalle strade e dai marciapiedi e dalle scuole, ma ancora molto c’è da fare – ha confidato – avevamo ereditato una città abbandonata a se stessa e l’opera di riqualificazione totale verrà completata nel prossimo mandato; pensiamo che durante questi cinque anni di governo per due e mezzo abbiamo dovuto occuparci della gestione della pandemia e non è poco».Il disegno di Allevi è complesso: riunire attorno a sé tutte le forze della città, dagli imprenditori alle associazioni, dai cittadini attivi agli stakeholder perché lo aiutino a scrivere un programma complesso e lo sostengono fino alla vittoria.«Abbiamo gettato le basi del modello Monza, ovvero fare squadra e rete tra mondo politico, del lavoro, della cultura e della solidarietà  – ha proseguito – ma abbiamo bisogno di forza per continuare a renderla più aperta, attrattiva nei confronti di chi qui vorrà venire ad investire come già sta accadendo». Intanto un successo è quello di aver riportato alla gestione pubblica della Villa Reale e del Parco che nel fine settimana scorso di metà gennaio hanno totalizzato 2 mila e 500 presenze grazie alle visite guidate, a concerti e al volano dato da Masterchef e dalla puntata della trasmissione di Alberto Angela dedicata alle Meraviglie d’Italia. «Stiamo dimostrando che il pubblico può gestire la villa senza privati a patto che tutti gli enti consorziati facciano la loro parte. E per il futuro quali sono i grandi progetti da finire?«Sicuramente la metropolitana, poi il recupero della Ex Scuola Borsa e l’area dell’Ex Macello – ha concluso – ma adesso bisogna capire chi vorrà lavorare con noi sul serio». Allevi non risponde sugli eventuali competitor ma ammette che i rumors non mancano. Si parla infatti di Paolo Piffer e Marco Lamperti, ma sono solo voci.

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