SESTO SAN GIOVANNI – L’estate è ormai finita e con la bella stagione va in archivio anche la stagione 2013 del Carroponte. Fanno festa gli organizzatori che possono brindare a una risposta di pubblico entusiasmante me non sono i soli. Anche gli abitanti della zona tirano il fiato. Da mesi, infatti, alcuni residenti hanno “dichiarato guerra” ai concerti estivi nella struttura di via Granelli. Colpa del volume, a loro dire spesso troppo alto. Tanto da far tremare i vetri e far scappare a gambe levate Morfeo. Ma andiamo con ordine. Ai primi di marzo, i residenti della zona compresa tra via Marconi e via Carducci, aavevano consegnato in comune circa 200 firme per chiedere di ridurre l’audio di chitarre e microfoni durante i concerti nella storica struttura ex Breda.
Poi, un paio di mesi più tardi, l’incontro tra una delegazione dei residenti, l’assessore all’Ambiente Elena Iannizzi e l’assessore alla Cultura Rita Innocenti. Un faccia a faccia che però non aveva sortito gli effetti sperati e le parti si erano date appuntamento nei mesi a venire, lasciando però l’incontro su posizioni ancora distanti. Da un lato il Comune e Arci Milano (l’associazione che gestisce la struttura) che assicuravano di aver effettuato tutti i controlli del caso a più riprese, senza aver mai registrato uno sforamento del tetto di decibel, dall’altra i cittadini della zona che sostenevano che il volume fosse decisamente troppo “rock” per i loro timpani e chiedevano realizzazione di barriere anti rumore. E questa era l’alba della stagione 2013 che ha visto alternarsi sul palco di via Granelli personaggi del calibro di Elio e le storie tese, Patty Smith e Daniele Silvestri. Roba da sold out: e infatti le presenze hanno toccato quota 250mila. Un successo di pubblico. Peccato però che per gli abitanti della zona le cose non siano affatto migliorate. “A parte la serata conclusiva dove sono andati avanti fin quasi verso l’una di notte, quello che ci infastidisce è che dobbiamo sopportare la musica a livelli alti dalle 18, quando i gruppi iniziano le prove – dice Angiolino Furini, residente in via Cardinal Ferrari, a pochi passi dalla struttura ex Breda – fino a mezzanotte e anche oltre. Chideremo all’amministrazione un nuovo incontro per cercare di sistemare le cose: anche se mancano ancora parecchi mesi non vogliamo certo passare un’altra estate come questa”.
Non a caso gli abitanti della zona, a metà giugno, avevano protocollato una nuova comunicazione chiedendo un nuovo incontro con il sindaco Chittò. “Diamo atto al Comune di avere nel tempo convocato i cittadini reclamanti alla presenza dell’attuale Sindaco – si legge nella lettera – oltre a quella di rappresentati dell’associazione Arci-Uisp che gestisce le manifestazioni nell’area in oggetto, ma tali incontri purtroppo non hanno mai portato, fino ad oggi, alla risoluzione del problema per la tutela del riposo dei cittadini”. Insomma, la questione non è chiusa.