Si è aperto ufficialmente oggi, 28 noivembre, il dibattimento in Corte d’Assise a Busto Arsizio per l’omicidio di Carol Maltesi, la ventiseienne di Sesto Calende, uccisa e fatta a pezzi dal suo vicino di casa lo scorso 11 gennaio. Alla sbarra Davide Fontana, ex bancario e chef influencer difeso da Stefano Paloschi che risponde di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. L’uomo infatti dopo aver ucciso la giovane “colpevole” secondo lui di volersi allontanare dalla sua casa di Rescaldina per raggiungere il figlio piccolo a Verona, l’aveva strangolata poi depezzata e congelata e infine gettata in una scarpata in provincia di Brescia a Borno. Era stato poi arrestato a marzo quando un follower della piattaforma OnlyFans dove Carol postava dei video hard home man per sbarcare il lunario, aveva riconosciuto uno dei tatuaggi della giovane mostrati dai carabinieri e aveva allertato un giornale locale. A quel punto i dati su Davide Fontana si erano incrociati a quelli del sospettato del delitto e lui era stato rintracciato.
«Ho fatto una cosa mostruosa e orribile – ha detto Fontana alla corte d’assise presieduta dal giudice Giuseppe Fazio (a latere Rossella Ferrazzi e i giudici popolari) -«Ancora non mi spiego come ho potuto fare una cosa del genere. Provo pentimento e vergogna ogni singolo giorno». «Dal carcere voglio fare tutto il possibile per espiare la mia colpa», ha concluso. Il papòà di Carol, Fabio, dall’Olanda fa sapere che non lo perdonerà mai.
In aula i carabinieri della Compagnia di Borno, diretti dal Capitano Rosano, e quelli di Varese, hanno ricostruito le fasi dell’indagine.