Brugherio, Assi lascia il consiglio. “Vado dal Prefetto”

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BRUGHERIO – La seduta di Consiglio comunale di ieri sera non era cominciata che da pochissimi minuti, quando il consigliere Ncd Roberto Assi si è alzato e ha polemicamente lasciato l’aula per “sfogarsi” in una conferenza stampa organizzata sul momento per denunciare la scarsa trasparenza dell’amministrazione Troiano.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la richiesta di discutere in seduta segreta un’interrogazione che lo stesso Assi ha presentato in merito al caso dei fabbricati compresi tra via Cajani e via Turati.

In effetti il regolamento comunale prevede, all’articolo 28, che “…non sono pubbliche le sedute nel momento in cui sono sottoposte a trattazione questioni comportanti apprezzamenti sulla qualità o sulle attitudini di persone fisiche o sulla loro condotta“. Una definizione molto ampia che, letta così, basta e avanza per considerare opportuna una seduta segreta sul caso, ma il Presidente del Consiglio ha prima negato questa eventualità (dopo che la conferenza dei capigruppo si era espressa per la seduta pubblica), poi ha messo ai voti del Consiglio il provvedimento e l’aula, con 15 sì, ha respinto la richiesta di discussione segreta.

L’interrogazione – dice il consigliere Assi – chiedeva espressamente, per un terreno in parte di proprietà comunale, acquisito al Patrimonio in seguito all’accertamento di abusi edilizi, fra le altre cose, quali tasse e quanto canone di locazione, affitto o qualsiasi altro corrispettivo, i proprietari avessero pagato negli ultimi sei anni al Comune e allo Stato. La discussione di queste sole due domande avrebbe comportato la rivelazione al Consiglio di dati sensibili e nomi precisi di singoli cittadini. È ovvio che, secondo il nostro Regolamento, questo argomento prevedeva obbligatoriamente una seduta segreta“.

Dopo il niet da parte dell’Aula, il capogruppo del Nuovo Centrodestra si è alzato ed ha lasciato la sala, abbandonando la seduta e convocando la stampa. “Lunedì andremo dal Prefetto perché questa amministrazione usa il regolamento come carta straccia. Perché è stato chiesto il parere alla conferenza dei capigruppo sulla mia interrogazione visto che non hanno alcun potere decisionale sulla segretezza o meno della discussione?“.

A pensar male si fa peccato, ma per Ncd la questione non è chiusa: “Abbiamo il sospetto che, obbligandoci a trattare pubblicamente l’interrogazione, da parte di alcuni esponenti politici ci sia stata la volontà di non trattare in maniera compiuta fatti che avrebbero potuto anche comportare azioni di pubblico ufficio in capo ai Consiglieri. Così come sorge il sospetto che qualcuno non abbia voluto far emergere nomi e responsabilità personali” dice Mariele Benzi, segretaria cittadina di Ncd.

 

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